I buoni propositi sono ciclici come le stagioni. A Natale ci riproponiamo sempre di essere più buoni; a primavera ci spertichiamo in propositi ginnico-sportivi e, complice l’arrivo della bella stagione, facciamo del nostro meglio per affrontarla nel miglior modo possibile.
Ma, se scrollarsi di dosso la pigrizia e l’indolenza dei lunghi mesi invernali può essere più difficile del previsto, il nostro entusiasmo potrebbe essere supportato ed incentivato dall’uso di comodi dispositivi domestici che preparino il terreno dando letteralmente “la scossa” ai nostri muscoli intorpiditi o rinfrescando il tono della nostra pelle.
Ci stiamo riferendo a due tipologie di apparecchi, fruibili presso centri specializzati, ma ora anche in comode versioni “casalinghe”, che hanno la capacità di risvegliare le diverse fasce muscolari o le cellule per mezzo di stimoli elettrici o tramite radiofrequenza.
Vediamo di cosa si tratta e quali sono le caratteristiche e le differenze.
In cosa consiste l’elettro stimolazione?
Quindi, in parole semplici, l’elettrostimolazione persegue i suoi obiettivi inducendo la contrazione del muscolo .
Molteplici sono le finalità per cui si può far uso dell’elettrostimolazione, raggruppabili in tre macro ambiti: fisioterapico, sportivo, estetico.
In cosa consiste invece la radiofrequenza?
La radiofrequenza, perciò, sfrutta il calore prodotto per innescare ed incentivare i processi rigenerativi nelle cellule.
Ambedue le tecniche possono costituire un’alternativa alla chirurgia estetica; certamente sono molto meno invasive e per lo più prive di effetti collaterali significativi.
Che tipo di correnti sfrutta l’elettrostimolazione?
Variando l’intensità, la frequenza e l’ampiezza d’onda ed il tipo di impulso si riescono ad ottenere risultati diversi; in linea di massima le correnti applicate più frequentemente sono:
- KOTZ – correnti di media intensità che raggiungono gli strati più profondi riuscendo a fortificare muscoli già ben allenati;
- FES – impulsi impiegati per irrobustire il pavimento pelvico in caso di vescica iperattiva;
- MICROCORRENTI – risolutive nel recupero da fratture, per la guarigione di cicatrici e ferite;
- INTERFERENZIALI – anche queste penetrano in profondità ma con effetti antidolorifici;
- DENERVATO – impiegate per contrastare episodi degenerativi;
- TENS – usate come trattamento anti-dolore in caso di tendiniti, artriti, dolori cervicali o, in genere, articolari;
- EMS – consentono risultati positivi in campo riabilitativo; incrementano forza e resistenza muscolare in ambito sportivo
Che principio sfrutta la radiofrequenza?
Quando essa raggiunge i fibroblasti li stimola alla produzione di nuovo collagene; andando più in profondità, riesce a risvegliare la microcircolazione e a ridurre il ristagno di liquidi.
In particolare:
- il collagene ha il compito di sostenere il tessuto connettivo, fungendo da impalcatura per ossa, muscoli, tendini e legamenti
- l’elastina, nomen omen, compone le fibre elastiche dei tessuti connettivi conferendo all’epidermide quell’elasticità che le permette di distendersi, espandersi e ritornare poi nella forma iniziale
Con che finalità viene usata l’elettrostimolazione ed in quali campi?
Come già accennato, 3 sono i macro ambiti entro i quali l’uso dell’elettro stimolazione produce i suoi effetti:
FISIOTERAPICO – è risolutiva nel recupero del trofismo muscolare in persone che, per svariate ragioni, si trovino costrette all’immobilità e può contrastare il deterioramento di un muscolo denervato.
Può agevolare la guarigione da fratture e il risarcimento di ferite e cicatrici.
Alcune correnti a basso voltaggio, inducendo la produzione di betaendorfine, dall’azione notoriamente lenitiva, possono trattare situazioni di dolori localizzati o cronici.
Può simulare dei massaggi in grado di decontrarre una zona e rilassarla.
SPORTIVO – oltre ad essere di ausilio alla preparazione atletica con programmi di riscaldamento e defaticamento, l’elettrostimolazione trova vasta applicazione nel miglioramento della forza massimale, nel potenziamento della forza esplosiva e nell’incremento della forza resistente, richiesta da discipline come, per esempio, la marcia o la maratona.
La stimolazione può essere molto specifica e localizzata e rifinire quindi fasce che in allenamento normale lavorano meno.
ESTETICO – in questo ambito, l’elettrostimolazione è ampiamente applicata nella riduzione degli accumuli di grasso localizzati perlopiù su glutei, fianchi e pancia.
Per combattere la cellulite, l’elettrostimolazione usa la sinergia fra la capacità di rompere gli adipociti (cellule di tessuto adiposo), facendo fuoriuscire i grassi depositati che vengono poi smaltiti dal sistema linfatico e la riattivazione della circolazione che facilita il riassorbimento ed il drenaggio dei liquidi stagnanti.
Tonificando tramite opportuna contrazione i muscoli delle braccia, gli addominali e i pettorali che sostengono il seno, l’elettrostimolazione argina anche il così detto “rilassamento cutaneo”. A livello di volto, stimolare il tono di un muscolo corrisponde ad aumentarne il volume, che si traduce in un rimpolpamento delle zone svuotate e cadenti.
Infine, migliorando la circolazione ed il metabolismo, l’elettrostimolazione induce il rinnovamento cellulare, quindi la produzione di collagene, elastina ed acido ialuronico avendo un effetto levigante su rughe e smagliature.
Quali sono i campi d’azione della radiofrequenza?
Il campo dove la radiofrequenza trova maggior applicazione è, senza dubbio, quello estetico, con incursioni nel settore medico per il trattamento del dolore cronico.
È in grado di agire su:
- rughe,
- cicatrici da acne,
- smagliature,
- cedimento dei tessuti,
- cellulite,
- macchie cutanee,
- pelle grassa,
- pelle a buccia d’arancia
Come funzionano questi apparecchi?
Per migliorare la conduzione si possono usare appositi gel e creme.
Le onde elettromagnetiche riescono a penetrare fino all’ipoderma (lo strato più profondo della pelle) e con il calore da loro stesse generato innescano la produzione di collagene ed elastina, proteine fondamentali per l’elasticità dei tessuti.
Il calore prodotto attiva anche un’azione di lipolisi in profondità ed una dilatazione dei vasi sanguigni, quindi una migliore circolazione ed ossigenazione, che si concretizza in una pelle più luminosa e compatta.
Anche il drenaggio viene incentivato, andando a ridurre le zone edematose, i depositi di adipe, ed eliminando tossine e grassi tramite il sistema urinario, con un effetto snellente sulla silhouette.
Dal momento che l’efficacia di questo sistema dipende dalla sua potenza e intensità (più sono alte, più penetrano in profondità) le onde magnetiche sono talvolta integrate da luci a LED, luci fredde, di colori diversi per ottenere risultati diversi.
Considerazioni finali
Sia gli elettrostimolatori che la radiofrequenza, seppur con modalità differenti, possono essere un valido ausilio per tonificare, scolpire, rimodellare parti del corpo ed eliminare o attenuare piccole imperfezioni.
I dispositivi possono essere più basici o via via più articolati, progettati per diversi campi di applicazione, ciascuno con una nutrita serie di programmi pre-impostati, attentamente calibrati: ma non si deve mai pensare che possano sostituire un sano regime alimentare, un corretto stile di vita o una qualsiasi attività fisica.
La plurifunzionalità e l’articolazione dei programmi incideranno sul prezzo finale, così come il numero di manipoli in dotazione per le diverse parti del corpo.
È poi buona norma attenersi alle istruzioni e ai tempi di esposizione riportati nei manuali d’uso che devono essere allegati al dispositivo. È sempre bene avere un approccio prudenziale e vedere prima come il nostro corpo reagisce al trattamento, abituandolo gradualmente a sedute più intense.
Per quanto gli elettrostimolatori e gli apparecchi a radiofrequenza per uso domestico siano tarati per non superare certi valori e quindi essere assolutamente sicuri (legge italiana e Ministero della Salute stabiliscono infatti che solo i medici estetici, quindi dei professionisti, possano effettuare trattamenti di radiofrequenza ad alta potenza), vale sempre la pena consultare il proprio medico prima di prendere una qualsiasi decisione.
Anche perché ci sono condizioni e patologie per le quali l’uso di questi macchinari è assolutamente precluso!
Concludendo
Questi apparecchi non producono miracoli, richiedono pazienza per vedere i primi risultati apprezzabili e costanza per mantenerli.