Dalla sinergia fra il calore benefico e sicuro dei raggi infrarossi e la contrazione meccanica del muscolo nascono gli elettrostimolatori a raggi infrarossi.
Cosa sono i raggi infrarossi?
I raggi infrarossi, invisibili all’occhio umano, sono onde elettromagnetiche che si collocano, per la loro ampiezza, sui valori di passaggio fra lo spettro della luce visibile (la zona del rosso!) e quella invisibile.
Il campo occupato dallo loro lunghezza d’onda è molto esteso ed arriva fino alle microonde.
Furono scoperti da William Herschel, astronomo del 18° secolo.
I campi di applicazione degli infrarossi sono vastissimi: dall’automazione di un plesso industriale o casalingo (es. telecomando per l’apertura del cancello o per l’accensione del televisore), all’illuminazione notturna a led, dalle ricerche spaziali alla medicina.
Anche in campo militare e civile, molteplici sono gli utilizzi: i vigili del fuoco li usano per vedere attraverso il fumo, che gli infrarossi riescono a trapassare, a differenza della luce visibile.
I raggi infrarossi riescono a proteggere la cute anche dai danni nocivi procurati dagli ultravioletti.
Che cosa si intende per contrazione meccanica del muscolo?
I muscoli si contraggono normalmente a seguito di un comando del cervello veicolato dal sistema nervoso centrale.
Questa tecnica trova oggi ampia applicazione in campo sportivo, fisioterapico e estetico.
Le prime applicazioni di corrente su un muscolo, modulandone intensità e tempo di esposizione, risalgono ai primi del ‘900.
Ma furono le olimpiadi di Montreal, nel 1976, a decretare la definitiva diffusione di massa dell’elettrostimolazione, quando fu reso noto che gli atleti della squadra olimpionica russa ne avevano fatto uso per rifinire la loro preparazione atletica.
Stimoli diversi per obiettivi differenti
Nel caso dei sovietici furono applicate le cosiddette correnti di Kotz (dal nome del preparatore atletico che ne fece per primo uso), dalla forma sinusoidale, cioè in grado di percorrere la parte trattata nei due sensi in modo alternato. La loro caratteristica è di riuscire ad agire in profondità coinvolgendo un maggior numero di fibre muscolari.
Si possono adoperare su fisici allenati per rifinire muscoli già sviluppati aumentandone le potenzialità o stimolarne altri, che non vengano completamente coinvolti da un normale allenamento.
Più recente è la loro applicazione in casi di trapianti e per curare la scoliosi.
Ci sono poi correnti funzionali in grado di rinforzare, per esempio, il pavimento pelvico e trattare problemi di incontinenza.
Correnti a bassa intensità che aiutano la guarigione da fratture, risarciscono ferite o cicatrici; altre, in grado di penetrare più in profondità, hanno effetti antalgici; altre infine, agendo sul nervo, sono in grado di trattare situazioni dolorose causate da lombalgie, artriti, epicondiliti, cervicalgie o tendiniti.
Quali finalità ha l’elettro stimolazione combinata con gli infrarossi?
La combinazione fra elettrostimolazione e calore provocato dai raggi infrarossi si è rivelata utilissima nella terapia del dolore TENS (Transcutaneous Electrical Nerve Stimulation), cui abbiamo accennato poco sopra, grazie alle proprietà antinfiammatorie e rilassanti dei raggi infrarossi.
Ma, probabilmente, il campo di maggior applicazione di questo abbinamento è quello estetico dove riesce a sortire effetti snellenti, tonificanti e drenanti.
In pratica, come funziona?
Contemporaneamente, si applicano i raggi infrarossi per indurre un’azione sinergica
Gli impulsi elettrici provocano la contrazione del muscolo che, facendo un lavoro aerobico, si tonifica senza sovraccaricare il sistema cardiovascolare.
Migliorano anche la vascolarizzazione e l’ossigenazione periferica che vanno ad incidere sulla cellulite e sulla linfostasi, ripristinando il tono muscolare.
Contemporaneamente, la radiazione infrarossa, aumenta la temperatura favorendo l’eliminazione dell’adipe, ma, grazie alla sua lunghezza d’onda, riesce ad attraversare i vari strati dell’epidermide fino a raggiungere i fibroblasti, stimolandoli alla produzione di collagene e aumentando il metabolismo cellulare.
L’aumento della massa magra a scapito di quella grassa innalza il metabolismo basale abbassando colesterolo e trigliceridi.
Indicazioni
Controindicazioni
L’uso degli elettrostimolatori è precluso alle donne in stato di gravidanza, ai portatori di pace maker o altre apparecchiature elettroniche; a pazienti affetti da particolari patologie come l’epilessia o il diabete; a chi soffre di gravi cardiopatie o tromboflebite. È sconsigliato a chi presenti lesioni o traumi muscolari nelle zone da trattare.
Conclusioni
In ogni caso, si consiglia un approccio prudenziale a questa tecnica, valutando la reazione del fisico ad una prima applicazione prima di procedere ad una successiva seduta, magari di intensità superiore.
Un temporaneo rossore sulla parte trattata è da considerarsi del tutto normale.
Si raccomanda di attenersi alle istruzioni riportate nei manuali d’uso, che devono essere allegati e di facile lettura, e di non eccedere nei tempi di esposizione per non rischiare di avere risultati addirittura opposti a quelli sperati.
Infatti, il muscolo viene comunque sottoposto ad un lavoro e una sovraesposizione potrebbe causarne l’eccessivo affaticamento che si potrebbe tradurre in contratture o stati dolorosi.





