Gli elettrostimolatori odierni sono mediamente studiati e progettati per agire con un ampio spettro di funzioni in vari campi: sportivo, estetico, riabilitativo. In quest’ultimo ambito rientra anche la riabilitazione della così detta “vescica iperattiva”.
Che cosa è e a cosa serve la vescica?
É sostanzialmente una sacca collocata dietro all’osso pubico nelle donne, leggermente sopra negli uomini. Questo per la presenza dei differenti sistemi riproduttivi.
È sostanzialmente preposta alla raccolta di urina
Come è fatta la vescica?
- il più interno è una membrana mucosa composta da varie pieghe (pliche) che ne consentono l’espansione man mano che essa si riempie
- lo strato mediano è costituito da fibre muscolari lisce (muscolo detrusore) che, contraendosi, permettono l’espulsione dell’urina
- lo strato esterno è ricoperto, nella parte superiore, dal perineo, nella rimanente parete dalla tunica avventizia fibrosa
Come sappiamo, i reni sono gli organi preposti all’espulsione delle sostanze di rifiuto dal corpo umano. Queste, sotto forma di urina, vengono convogliate attraverso gli ureteri per peristalsi, cioè contrazione muscolare delle loro pareti, nella vescica.
Quando necessario, l’urina scorre verso l’esterno attraverso l’uretra, un tubo muscolare a controllo volontario che termina con uno sfintere.
La vescica viene periodicamente svuotata attraverso la minzione.
La vescica nei maschi si presenta in forma sottile ed allungata, mentre nelle femmine è più sferica. È lateralmente circondata da tessuto connettivo lasso che le consente di espandersi quando si riempie.
Uomini e donne percepiscono lo stesso stimolo, anche se sembra che le femmine avvertano più tardi il senso di pienezza poiché, essendo la loro vescica di forma sferica, è sottoposta a pressione minore. La forma allungata e la vicinanza della prostata, che ha un suo volume, sembrano rendere gli uomini più “sensibili”.
Cosa si intende per iperattività vescicale?
La quantità per die di minzioni varia da un individuo ad un altro, essendo diversa la diuresi, cioè il volume di urina prodotta, che viene influenzata da una serie di fattori.
In linea di massima, a parità di liquidi assunti, è maggiore nelle donne perché gli uomini tendono ad assorbire più acqua ed a traspirare di più.
Mediamente, con 7/8 minzioni diurne ed 1 notturna si comincia a parlare di iperattività vescicale. Che diventa marcata quando si avverte il senso di riempimento intorno ai 150 ml (considerando che una vescica viene considerata mediamente piena quando contiene circa 400 ml di urina).
Quali possono essere le cause?
Le cause per la OAB, Over Active Bladder, vescica iperattiva, possono essere diverse e legate alla vescica stessa, ai muscoli pelvici, a cause neurologiche o, anche, ad uno stile di vita non corretto.
Da un punto di vista neurologico, la perdita del controllo del muscolo detrusore può originare da danni al midollo spinale, da ictus o da patologie come sclerosi multipla o morbo di Parkinson.
Anche problematiche croniche alle vie urinarie, calcoli o neoplasie possono costituire terreno fertile per l’insorgenza del disturbo.
Altri fattori scatenanti possono essere patologie come il diabete o l’assunzione di molti liquidi; un eccessivo peso corporeo, un regime alimentare scorretto con assunzioni eccessive di alcool e caffè; il fumo, certi farmaci, pregressi interventi chirurgici.
La gravidanza ed il parto possono indebolire il pavimento pelvico.
L’invecchiamento, infine, può facilitare l’insorgere di malattie e disturbi; nelle donne, la menopausa, e quindi il calo degli estrogeni, induce una diminuzione di tonicità del pavimento pelvico.
Come si può ovviare a questo disturbo?
Innanzi tutto, parlandone con il proprio medico di fiducia che sarà certo in grado di dare consigli sul percorso da intraprendere per gestire questa problematica dai risvolti stressanti ed imbarazzanti.
Una volta che esami delle urine, ecografia, palpazione ed esplorazione delle parti avranno escluso la presenza di patologie importanti e l’esame urodinamico avrà confermato le contrazioni iperattive ed incontrollabili del detrusore, potrà essere tracciato il percorso di recupero, che di solito consiste in una terapia farmacologica talvolta associata alla riabilitazione perineale.
Di che cosa si tratta?
Esistono tecniche per insegnare al paziente il controllo volontario della vescica e dell’intestino, in modo che cervello e muscoli pelvici lavorino insieme per una corretta contrazione e rilasciamento. Spesso con ausilio visivo, il paziente viene aiutato a riconoscere i muscoli perineali e a farli funzionare in maniera corretta.
Queste tecniche possono essere integrate con successo dall’elettrostimolazione.
Diversi possono essere gli impulsi emessi, la loro intensità, la loro frequenza, la loro durata. Nel caso di vescica iperattiva si ricorre solitamente alla FES (Functional Electrical Stimulation), che fa uso di corrente a bassa frequenza.
- recuperare forza, tono, trofismo muscolare e quindi continenza;
- alleviare eventuali manifestazioni dolorose
- contrastare il senso di “urgenza”
Indicazioni e controindicazioni
Al momento, la combinazione di elettrostimolazione e allenamento dei muscoli pelvici risulta essere il trattamento con migliori risultati, con tassi di guarigione che si aggirano intorno al 73% e percentuali ancora maggiori di miglioramenti. E questo perché gli elettrodi arrivano a trattare i muscoli in loco.
Dal momento che si consiglia di intraprendere questo percorso dopo opportuni controlli medici, gli stessi sanitari saranno in grado di premettere eventuali limitazioni o controindicazioni che, di solito, riguardano le donne in gravidanza, i portatori di pace maker, gli individui affetti da particolari patologie (epilessia, Parkinson, neoplasie del sistema, ecc).





