Oggigiorno l’uso di un elettrostimolatore è diventata una pratica sempre più comune. Sono in tante le persone che per riuscire a prendersi cura del proprio corpo decidono di acquistarne uno, sia per il desiderio di lavorare sui propri muscoli svolgendo attività fisica da casa sia per ricevere sollievo da dolori acuti o cronici. Proprio riguardo quest’ultimo campo le aziende di apparecchi per il benessere e la cura del corpo hanno sviluppato diversi modelli di elettrostimolatori beneficiando continuamente dei progressi che la tecnologia è riuscita a compiere. Un tipo di trattamento, molto efficace e sempre più apprezzato, è quello che applica al mondo degli elettrostimolatori la terapia ad ultrasuoni. Questo tipo di apparecchi appartengono ad una fascia di mercato con un costo medio alto in quanto sono prodotti che sfruttano un tipo di tecnologia decisamente all’avanguardia. I modelli in commercio sono diversi e il prezzo può variare dai €300 ai €2000.
Cos’è la terapia ad ultrasuoni
Gli ultrasuoni sono delle onde acustiche che hanno una frequenza superiore ai 20mila Hertz e quindi non percepibili dall’orecchio umano, la loro efficacia viene usata sul corpo in quanto le onde riescono a penetrare nell’organismo riuscendo ad ottenere notevoli benefici. In sostanza la terapia ad ultrasuoni crea una sorta di massaggio cellulare e intercellulare nel senso che i tessuti sui quali arrivano gli ultrasuoni iniziano a vibrare, in questo modo avviene un dispendio di energia e una produzione di calore. Si può dire quindi che irradiare un’area del corpo con gli ultrasuoni produce sia un effetto pulsante meccanico che un effetto termico i quali lavorando insieme aumentano gli scambi cellulari e intracellulari. In questo modo la terapia ad ultrasuoni riesce ad ottenere un’azione analgesica, antinfiammatoria, fibrolitica, decontrattuante e in più stimola il metabolismo.
Fermo restando che può risultare utile a tutti, grazie agli effetti e ai disturbi su cui va a lavorare l’uso di un elettrostimolatore ad ultrasuoni è particolarmente diffuso fra gli sportivi
Come funziona la terapia ad ultrasuoni e a che cosa serve
L’uso di un elettrostimolatore ad ultrasuoni è estremamente facile, tant’è verso che può essere comodamente usata a casa senza l’ausilio di uno specialista. La terapia ad ultrasuoni può essere effettuata in due diversi modi: o a contatto diretto attraverso l’utilizzo di una testina mobile oppure fissa, o ad immersione. Per terapia ad ultrasuoni ad immersione si intende la pratica durante la quale la parte che dev’essere trattata viene immersa in una vasca d’acqua insieme al sistema che produce gli ultrasuoni. In questo caso la terapia può variare dai 10 ai 20 minuti, in base all’area su cui lavorare, durante i quali si avverte una piacevole sensazione di calore. Questo è un tipo di trattamento particolarmente adatto per andare ad agire sulle piccole articolazioni e sulle zone del corpo che hanno superfici irregolari come possono essere ad esempio le mani o i piedi. La terapia ad ultrasuoni a contatto diretto è il metodo d’uso è quello più comune, in questo caso, viene applicato un gel conduttivo sull’area del corpo che si intende trattare e sulla testista dell’apparecchio per permettere la trasmissione delle vibrazioni sonore. La testina dev’essere poi spostata con un movimento rotatorio lento di 3 o 4 cm lasciandola sempre a contatto con la pelle. In media la durata di un trattamento con un elettrostimolatore ad ultrasuoni dura dai 10 ai 15 minuti. Grazie alla sua efficacia in campo analgesico gli elettrostimolatori ad ultrasuoni vengono usati sopratutto per superare quei dolori acuti e cronici che possono affliggere specialmente gli sportivi. Affidarsi ad un tipo di trattamento simile riesce infatti a ridurre, se non ad eliminare, lo spiacevole uso di medicinali antidolorifici che portano con sé sempre diverse controindicazioni. Fra i disturbi più comuni che possono essere trattati con efficacia da un elettrostimolatore ad ultrasuoni possiamo elencare: sciatalgia, tendiniti e tendinopatie di vario genere come quelle che interessano la rotula, dolori alla spalla, lesioni muscolari e contratture. In presenza di patologie acute in media sono sufficienti 8 o 10 trattamenti per riuscire ad ottenere risultati soddisfacenti mentre in caso di affezioni croniche per raggiungere esiti ottimali bisogna ricorrere almeno a 10 o 15 sedute.
Un elettrostimolatore ad ultrasuoni ha un’azione benefica anche da un punto di vista estetico riuscendo a ridurre la presenza della cellulite e a distendere le rughe
Oltre ad avere indiscutibilmente la capacità di attenuare se non di eliminare sofferenze legati a patologie l’uso di un elettrostimolatore ad ultrasuoni può essere un valido alleato nella lotta contro diversi problemi che generano inestetismi. Primo fra tutti la cellulite, spiacevole condizione a cui sono soggette a causa degli sbalzi ormonali sopratutto le donne, grazie alla capacità della terapia ad ultrasuoni di andare a riattivare la circolazione locale si riesce infatti a ridurre notevolmente la presenza di liquido in eccesso creando quindi un effetto drenante e in più agisce sulla presenza dell’odiata pelle a buccia d’arancia. In più gli ultrasuoni facilitano l’assorbimento di oli essenziali, vitamine liposolubili come la vitamina A ed E favorendo così un’azione rilassante della pelle che porta ad ottenere risultati evidenti anche per quanto riguarda la distensione delle rughe.
Possibili controindicazioni ed effetti collaterali della terapia ad ultrasuoni
Usare un elettrostimolatore ad ultrasuoni è un tipo di pratica estremamente utile e alla portata di tutti, come tutti i trattamenti però anch’esso dev’essere eseguito tenendo conto di particolari accortezze. In caso di terapie mediche o in presenza di patologie è sempre bene consultarsi con il proprio medico prima di ricorrere all’uso di un elettrostimolatore ad ultrasuoni e comunque di seguire le sue indicazioni. In linea di massima è bene infatti non usare gli ultrasuoni in determinate aree del corpo come quella cardiaca, quella cefalica e sulla zona dei tessuti specializzati come ad esempio testicoli e ovaie in quanto potrebbero essere potenzialmente danneggiati. Una specifica cautela dev’essere poi usata nel caso in cui si volesse agire con gli ultrasuoni sulla regione della colonna vertebrale di persone sottoposte a laminectomia in quanto si potrebbero verificare danni al midollo spinale. In generale è sconsigliato l’uso della terapia ad ultrasuoni in caso di gravidanza, emorragie, vene varicose, presenza di protesi articolari e pacemaker, osteoporosi ad alto turnover.