Gli elettrostimolatori sono dei dispositivi che si prestano a numerosi utilizzi e vengono impiegati in diversi ambiti. In questo articolo vederemo insieme come funzionano queste apparecchiature e come sono impiegate a seconda delle problematiche sulle quali si desidera intervenire.
Che cos’è un elettrostimolatore?
L’elettrostimolatore è un dispositivo che si costituisce di una console principale che ha il compito di generare delle onde elettriche a bassa intensità. A questo apparecchio sono collegati dei cavi che terminano in degli elettrodi. Gli elettrodi possono essere principalmente di due tipologie: o sono delle piccole spugnette che veicolano lo stimolo elettrico oppure assumo la forma di placchette adesive che vengono applicate sulle zone interessate e allo stesso modo fungono da conduttori degli impulsi generati dalla console. Il numero degli elettrodi può variare a seconda del modello e delle caratteristiche dell’elettrostimolatore. Possiamo trovare dispositivi da quattro, sei oppure otto elettrodi. Gli elettrostimolatori pensati per un uso domiciliare che dunque non necessitano della supervisione di uno specialista sono generalmente di dimensioni ridotte, comodi e maneggevoli e molto semplici da utilizzare. Vi sono poi i modelli professionali predisposti per l’utilizzo da parte di personale altamente qualificato che assumono dimensioni elevate e presentano programmazioni e parametri più complessi da impostare.
Come funziona un elettrostimolatore?
L’elettrostimolatore sfrutta l’operato delle onde elettriche e agisce attraverso di esse sulla muscolatura del nostro corpo. Gli impulsi elettrici a bassa frequenza infatti sono in grado di far contrarre i nostri muscoli in modo involontario, e questa contrazione è sfruttata in modi diversi a seconda del trattamento che si desidera effettuare. Questi dispositivi sono di fatto impiegati in diversi ambiti. Originariamente gli elettrostimolatori venivano impiegati solamente nei trattamenti di medicina riabilitativa ed in fisioterapia, successivamente il loro impiego è stato ampliato al mondo dello sport , a quello dei trattamenti estetici e sfruttato per il trattamento del dolore. Analizzeremo l’azione degli elettrostimolatori in ognuno di questi campi.
- Fisioterapia per agevolare il recupero muscolare necessario in situazioni i ipotrofia muscolare
- Trattamento di dolori muscolari o infiammazioni di varia natura
- Fitness e sport per mantenere tonica la muscolatura o per agevolare il recupero muscolare
- Trattamenti estetici per il drenaggio dei liquidi o l’eliminazione degli accumuli adiposi
Elettrostimolazione in fisioterapia
L’uso dell’elettrostimolatore si è rivelato di fondamentale importanza nei percorsi di riabilitazione muscolare e dunque per trattare principalmente l’ipotrofia muscolare. Con questa terminologia si vuole indicare una situazione in cui un soggetto è stato costretto all’immobilità parziale o totale per un certo periodo di tempo e dunque determinati muscoli non essendo stati in alcun modo stimolati hanno perso forza, tono ed elasticità. In questo caso una terapia basata sull’elettrostimolazione è in grado di risolvere l’atrofia della muscolatura, proprio perché attraverso l’elettrostimolatore il muscolo che si sta trattando viene ripetutamente forzato a contrarsi e dunque si riattiva in breve tempo, tonificandosi e rafforzandosi.
Elettrostimolazione e trattamento del dolore
In tutti quei trattamenti che puntano ad alleviare dolori muscolari, contratture, cervicalgie, nevralgie e lombalgie l’elettrostimolazione si è dimostrata una tecnica più che efficace. Attraverso l’invio di impulsi elettrici infatti l’elettrostimoaltore è in grado di “addormentare” la zona su cui si sta intervenendo e dunque riesce a bloccare le sensazioni dolorose inviate dal sistema nervoso. Inoltre le onde elettriche riescono ad alimentare la produzione naturale di endorfine, che agiscono sul nostro corpo come veri e propri antidolorifici. Questa tipologia di impiego dell’elettrostimolazione prende il nome di TENS (Transcutaneous Electrical Nerve Stimulation).
L’elettrostimolazione nello sport e nel fitness
La tecnica dell’elettrostimolazione ha trovato impiego anche nel mondo dello sport e del fitness. È possibile infatti usare un elettrostimolatore se si desidera mantenere in attività i muscoli anche a riposo, dunque alternando l’uso dell’elettrostimolatore all’allenamento e all’attività fisica. Ma è anche possibile sfruttare l’azione dell’elettrostimolazione per agevolare il recupero muscolare. Se per esempio si pratica sport a livello agonistico l’elettrostimolazione può essere utilizzata in previsione di una gara o successivamente ad essa per far “riposare” la muscolatura dal momento che la stimolazione attraverso gli impulsi elettrici riesce a favorire il drenaggio di liquidi e ad alimentare la circolazione sanguigna, agevolando dunque l’ossigenazione dei muscoli e lo smaltimento delle sostanze prodotte dal nostro corpo durante l’attività.
L’uso dell’elettrostimolazione nei trattamenti estetici
Anche alcuni trattamenti estetici che mirano ad eliminare determinati inestetismi sfruttano l’azione degli elettrostimolatori. L’invio di impulsi elettrici di fatti è in grado di favorire l’eliminazione dei liquidi che si accumulano in determinate zone del nostro corpo e allo stesso modo riesce ad accelerare la combustione delle cellule adipose. Questi dispositivi stimolano poi la micro-circolazione e dunque aiutano il nostro corpo a librarsi di tossine a tonificarsi e a rassodarsi nelle zone più problematiche. È opportuno precisare che questa tipologia di trattamenti non assicurano dei risultati visibili e immediati se non sono accompagnati da uno stile di vita sano ed una frequente attività fisica.
Elettrostimolatori: caratteristiche principali da prendere in considerazione
- Tipologie di onde
Gli elettrostimolatori possono prevedere l’impiego di diverse onde elettriche a seconda delle necessità e delle problematiche sulle quali si vuole intervenire. Le onde elettriche si classificano infatti a seconda della loro forma e possiamo trovare onde quadrate, onde triangolari ed onde sinusoidali. Le onde quadre ( o quadrate) sono quelle maggiormente utilizzate perché più sicuri ed efficaci dal momento che riescono ad agire su un’ampia superficie muscolare. Le onde triangolari e sinusoidali sono impiegate in situazioni particolari poiché hanno un’azione più intensa e profonda dunque vengono utilizzate per trattare i muscoli denervati o con patologie particolarmente gravi.
- Programmi e parametri
I dispositivi che sono più facilmente utilizzabili autonomamente sono sicuramente quelli che prevedono diversi programmi preimpostati pensati specificatamente per una serie trattamenti. Inoltre generalmente queste apparecchiature hanno dei parametri di intensità e frequenza che possono essere selezionati a seconda delle necessità, ma che sarebbe opportuno variare il meno possibile per utilizzare l’elettrostimolatore in modo sicuro ed ottimale.
- Design
Gli elettrostimolatori più semplici e confortevoli da utilizzare sono dotati di un design maneggevole e dunque facilmente trasportabile. Inoltre una delle caratteristiche che potrebbe facilitare l’uso del vostro dispositivo è sicuramente la presenza di un display su cui vengono visualizzate le vostre impostazioni, i programmi selezionati e la durata del trattamento.
Controindicazioni e possibili effetti collaterali
Gli elettrostimolatori come abbiamo visto sono dispositivi semplici e sicuri da utilizzare autonomamente ma vi sono alcuni soggetti a cui è fortemente sconsigliato l’uso di queste apparecchiature:
I portatori di pacemaker, le donne in stato di gravidanza e gli individui che soffrono di neoplasie o epilessia. Inoltre è necessario astenersi dall’uso di questi dispositivi se si hanno ferite o lesioni sul corpo o se si soffre di capillari fragili.
Generalmente non si registrano particolari effetti indesiderati provocati dall’uso degli elettrostimolatori ma se si stanno trattando patologie particolari è opportuno affidarsi al consiglio di uno specialista. Per evitare poi che si incorra in un eccessivo affaticamento muscolare è bene rispettare la durata dei programmi preimpostati e non modificare i parametri di questi ultimi senza la supervisione di un esperto. Si consiglia in aggiunta di lasciare che il corpo si abitui alle sensazioni prodotte dagli impulsi elettrici e dunque limitarsi a sedute di breve durata per i primi utilizzi del dispositivo.
