L’uso degli elettrostimolatori un tempo riservato solamente ai trattamenti di fisioterapia, oggi è largamente diffuso anche in altri ambienti, come il fitness o l’estetica. Ma come agisce un elettrostimolatore sui nostri muscoli? Funziona davvero? Quali sono i possibili risultati di un utilizzo costante di queste apparecchiature? Vi sono particolari controindicazioni ed effetti collaterali dovuti al suo utilizzo? Vediamolo insieme
Che cos’è un elettrostimolatore?
L’elettrostimolatore è un dispositivo che agisce sulle fibre muscolari attraverso l’azione delle onde elettriche. È un apparecchio dotato di cavi e di un numero variabile di elettrodi che vanno posizionati sui muscoli interessati. L’elettrostimolatore invia un impulso elettrico che tramite gli elettrodi raggiunge la muscolatura e ne provoca la contrazione. Attraverso la ripetuta contrazione involontaria, il muscolo può tonificarsi e rassodarsi più facilmente.
La tecnica dell’elettrostimolazione è infatti utilizzata oltre che nei percorsi riabilitativi e di fisioterapia anche nell’ambito sportivo e nei trattamenti estetici, proprio perché sostiene l’attività della muscolatura e può agevolare il trattamento di alcuni inestetismi.
Elettrostimolatore, funziona davvero?
L’elettrostimolatore è in grado di contrarre il muscolo e dunque simulare in minima parte lo sforzo fisico, ma non può sostituire in nessun caso l’attività motoria. Per avere un fisico più tonico e in forma infatti non ci si può affidare esclusivamente all’utilizzo di questa tipologia di apparecchiature. L’uso degli elettrostimolatori deve essere parallelo alla pratica di attività fisica e ad una dieta equilibrata. Non è possibile sperare in dei risultati visibili indugiando in una vita sedentaria e utilizzando costantemente un elettrostimolatore. Al contrario si possono ottenere degli ottimi risultati nel momento in cui si pratica una frequente attività sportiva e vi si alterna l’uso dell’elettrostimolatore, che mantiene attivi i muscoli ne sostiene la tonicità.
Esistono diverse tipologie di elettrostimolatori? Quali?
Oggi il mercato offre numerosi e differenti modelli di elettrostimolatori dunque spesso risulta complicato scegliere quello più adatto alle nostre esigenze e necessità. La principale caratteristica che differenzia gli elettrostimolatori dipende dalle onde elettriche che vengono impiegate dal dispositivo. Esistito infatti tre tipologie di onde che possono essere impiegate dagli elettrostimolatori e sono le onde quadre le onde triangolari e le onde sinusoidali. Tutte e tre agiscono in modi differenti sulla muscolatura: le onde quadre sono quelle generalmente più utilizzate poichè riescono a raggiungere un ampia superficie muscolare e sono considerate le più sicure, le onde sinusoidali e quelle triangolari sono in grado di agire in maniera più profonda ed intensa sul muscolo e sono dunque impiegate in terapie per il trattamento di specifiche patologie della muscolatura.
Quale elettrostimolatore scegliere se si desidera rassodare e tonificare i muscoli?
Se si vuole acquistare un elettrostimolatore con l’obiettivo di rassodare e tonificare i muscoli l’ideale è orientarsi verso un elettrostimolatore ad onde quadre. Questo perché come anticipato precedentemente le onde quadre si rivelano essere le più efficaci e performanti sia in termini di risultati che di sicurezza. Queste onde sono in grado di far giungere l’impulso elettrico anche alla muscolatura più grande e la contrazione del muscolo avviene più rapidamente. Inoltre gli elettrostimolatori ad onde quadre sono i più sicuri ed i più semplici da utilizzare dal momento che sfruttano la corrente a bassa frequenza; sono dunque facilmente utilizzabili in casa senza la supervisione o l’aiuto di uno specialista. Prima e durante l’uso di un elettrostimolatore è comunque opportuno osservare alcune accortezze, sopratutto nel posizionamento degli elettrodi. L’efficacia dell’elettrostimolazione è garantita nel momento in cui gli elettrodi sono posizionati nel modo giusto sulla muscolatura che dunque può contrarsi in maniera corretta.
Tutti possono utilizzare un elettrostimolatore?
Anche se gli elettrostimolatori sono dispositivi facili da utilizzare senza particolari controindicazioni vi sono comunque dei soggetti a cui se ne sconsiglia l’utilizzo. I pazienti che portano un pacemaker sono sicuramente gli individui meno adatti all’uso di un elettrostimolatore. Altre categorie di soggetti che dovrebbero astenersi dall’uso di apparecchiature del genere sono senza dubbio le donne in stato di gravidanza e coloro che soffrono di neoplasia ed epilessia. Anche nel caso in cui siano presenti sul vostro corpo lesioni e ferite aperte è bene che non usiate questi dispositivi, e dovreste prestare particolare attenzione nel caso in cui soffriate di capillari fragili poiché l’uso dell’elettrostimolatore potrebbe stressare eccessivamente la cute e portare alla rottura dei capillari.
Quali effetti collaterali potrebbe causare l’uso dell’elettrostimolatore?
L’utilizzo di un dispositivo come l’elettrostimolatore non produce particolari effetti indesiderati sopratutto se usato in modo adeguato e sicuro. È importante a questo proposito affidarsi ai programmi preimpostati dell’apparecchio e non stravolgerne i parametri, poiché se si esagera nell’intensità o nella potenza dell’impulso impiegato si potrebbe incorrere in un affaticamento eccessivo della muscolatura e dunque soffrire di dolori muscolari. Inoltre si consiglia di utilizzare l’elettrostimolatore per brevi periodi per le prime volte, così da potersi abituare alle sensazioni provocate dal dispositivo. Bisogna poi prestare particolare attenzione alle zone in cui vengono posizionati gli elettrodi, poiché la cute potrebbe temporaneamente arrossarsi ed infiammarsi.