L’elettroagopuntura è una tecnica sviluppatasi molto recentemente che unisce la stimolazione elettrica all’agopuntura, in questo articolo approfondiremo le caratteristiche e il funzionamento di questa disciplina e visioneremo i diversi dispositivi predisposti per trattamenti di questo tipo.
Che cos’è l’elettroagopuntura e come funziona
Nel 1934 in Cina si inizia a studiare una tecnica in grado di unire l’elettrostimolazione alla oramai largamente conosciuta e utilizzata agopuntura: l’elettroagopuntura. Questa pratica si è diffusa poi anche in tutto l’occidente, ed oggi possiamo trovare in commercio diversi dispositivi che impiegano questa tecnica per il trattamento di vari problemi. L’elettroagopuntura funziona attraverso l’invio di corrente elettrica a basse tensione a degli aghi posizionati in specifiche zone del nostro corpo, e si utilizza in varie casistiche come ad esempio per assistere pazienti affetti da dolore cronico, spasmi, nevralgie difficili o paralisi. Questa tipologia di trattamento attraverso la stimolazione elettrica e l’inserimento di aghi, in generale è in grado di favorire e stimolare la circolazione sanguigna ed incrementare il rilascio di endorfine da parte del nostro sistema nervoso. Ed è per questo che risulta molto efficace nel trattamento degli stadi infiammatori e del dolore.
Come si svolge una seduta di elettroagopuntura?
L’elettrostimolazione per agopuntura avviene attraverso l’utilizzo di generatori di corrente continua a bassa frequenza che possono rilasciare diverse tipologie di onde. A partire dal tipo di onda e dalla frequenza di queste ultime è possibile trattare diverse problematiche e ottenere risultati differenti a seconda delle esigenze del paziente, dunque è opportuno affidarsi ad uno specialista altamente qualificato che sia in grado di studiare la terapia più adatta a voi. Inizialmente è necessario di fatti sottoporsi ad una misurazione che determina quanto gli agopunti del vostro corpo ( le zone in cui vengono inseriti gli aghi) siano resistenti agli impulsi elettrici.
La durata di una seduta di elettroagopuntura è variabile, può infatti essere di 15-20 minuti fino ad un massimo di un ora. Nei casi più gravi potrebbe essere necessario effettuale la seduta quotidianamente.
Come agiscono le diverse frequenze sul nostro corpo?
Come anticipato a seconda della terapia che si intente realizzare è necessario utilizzare specifiche frequenze di corrente elettrica. L’utilizzo di basse frequenze permette di attivare la muscolatura e farla contrarre in modo sincrono all’impulso elettrico, queste sono poco penetranti ma si diffondo facilmente, il loro passaggio è abbastanza doloroso ma allo stesso tempo riescono ad attenuare il dolore muscolare. Le medie frequenze penetrano più a fondo, il passaggio della corrente risulta meno doloroso e agiscono sul dolore in maniera più efficiente, poiché provocano vasodilatazione e favoriscono la circolazione. Infine le frequenze alte sfruttano anch’esse la vasodilatazione e dunque alleviano il dolore, spesso però possono causare delle contrazioni soprattutto nelle zone più sensibili e dolorose. L’utilizzo di onde ad alta frequenza può provocare assuefazione, dunque questa tipologia di trattamento potrebbe a lungo andare diventare inefficace.
Come scegliere il dispositivo più adatto alle nostre esigenze?
L’elettroagopuntura è un tecnica che permette una terapia molto mirata, in zone specifiche del nostro corpo che soffrono di determinate paotologie. I dispositivi con i quali si opera questa terapia sono degli elettrostimolatori con dei cavi ai quali sono collegati degli aghi appunto da agopuntura. Questi ultimi devono essere sterili e di una lunghezza che può variare dai 7 ai 20 cm e sono utilizzati a coppie, uno collegato al polo positivo e l’altro al negativo. Gli apparecchi più indicati per l’elettrostimolazione per agopuntura sono quelli dotati di un display digitale su cui visualizzare tutte le impostazioni relative alle onde elettriche e alla loro frequenza. La maggior parte dei dispositivi per l’elettroagopuntura presenta poi diverse tipologie di onde ( continua, intermittente, densa-dispersa) e tutti sono dotati o di batterie o di alimentazione a rete.
Effetti collaterali e controindicazioni
Innazitutto è bene elencare una serie di soggetti a cui è fortemente sconsigliato di praticare l’agopuntura per elettrostimolazione, come ad esempio i portatori di pacemaker, le donne in stato di gravidanza, coloro che soffrono di neoplasia o epilessia ed i soggetti che presentino ferite o lesioni aperte su qualsiasi parte del corpo. Inoltre è opportuno che si astengano dall’utilizzo di questa tecnica gli individui affetti da patologie cardiache, setticemia, tubercolosi o altre infezioni locali attive e ovviamente non è consigliato sottoporre all’elettroagopuntura i bambini con meno di 12 anni. Se si stanno utilizzando dei farmaci è bene discutere con il proprio medico la possibilità o meno di sottoporsi a questo trattamento.
Nelle prime sedute di elettroagopuntura potrebbero incorrere una serie di effetti indesiderati che svaniranno pian piano che il vostro corpo si abitua alla terapia, tra questi compaiono ad esempio nausea, vomito o sudorazione e nei casi più gravi potreste potreste soffrire di lipotimia, crisi vagali o sincope.
Inoltre per evitare di incorrere in delle infezioni è necessario che si pratichi questa trattamento in totale igiene e sicurezza, i punti in cui dovranno essere inseriti gli aghi vengono infatti preparati e puliti con attenzioni e gli aghi sterilizzati.





