Il viso è la cartina al tornasole della nostra identità. Siamo noi. Ci identifica. È il nostro vissuto. È una sorta di album che archivia diligentemente le nostre espressioni, come fossero foto: la stanchezza, l’allegria, la tristezza, la felicità, la noia, la delusione, la rabbia, la tensione, la paura, la beatitudine, la tranquillità, la soddisfazione.
E, proprio come un album, registra cronologicamente i nostri cambiamenti e l’instancabile lavorio del tempo. E non è una cosa che faccia tanto piacere.
Provare a tamponare la situazione è umano e del tutto comprensibile. Se, tuttavia, non vogliamo intervenire in modo invasivo, rischiando effetti collaterali e salassando il nostro portafoglio, possiamo provare l’alternativa dell’elettrostimolazione facciale che, fra l’altro, garantisce un effetto più naturale.
Che tipo di muscolatura c’è sotto la cute del viso?
Sotto la pelle del cuoio capelluto e della faccia si trova un gruppo di muscoli sottilissimi, i muscoli facciali, detti anche muscoli mimici o pellicciai.
Essi sono raccolti in numerosi fasci, intorno a occhi, bocca, naso, orecchie, fronte; rendono possibili le varie espressioni del viso e formano gli sfinteri che chiudono e aprono sia gli occhi che la bocca.
Sono perlopiù attaccati alle ossa del cranio da una parte, allo strato più profondo della pelle, dall’altro.
La loro contrazione o il loro rilasciamento crea l’espressione facciale e rende possibile l’articolazione del discorso.
I muscoli dilatatori, che partono dagli angoli della bocca, consentono di aprire e chiudere la bocca e muovere le labbra in ogni direzione.
Nel collo si trovano invece i muscoli che permettono l’abbassamento della mandibola (sovraioidei) e consentono i movimenti della testa.
In cosa consiste l’elettro stimolazione facciale?
Stimolare la tonicità muscolare significa risollevarne la struttura; questo si traduce in un aumento di volume del muscolo che, in superficie, risulta in un riempimento delle zone più calanti.
Inoltre, il trattamento induce la capillarizzazione della zona sottoposta a manipolazione, il che vuol dire un maggior afflusso di ossigeno alle cellule con conseguente rigenerazione e produzione di collagene ed elastina.
Che cosa è e a cosa serve il collagene?
La naturale produzione dell’organismo può essere arricchita tramite integratori, creme o consumando alimenti che lo contengano: brodo di ossa, albume, taluni vegetali e funghi.
La vitamina C ne favorisce la produzione.
Il collagene contribuisce a mantenere la pelle morbida, liscia e giovane; coadiuvando il sostegno dei tessuti connettivi, aiuta a contrastare la formazione di rughe o altri segni dello scorrere del tempo.
Purtroppo la produzione naturale di questa proteina diminuisce con l’età, cominciando già intorno ai 25 anni, con conseguente rilassamento della struttura cutanea, formazione di rughe, cedimento tonico.
Che cosa è e a cosa serve l’elastina?
Una sua diminuzione si può manifestare con la comparsa di rughe e smagliature.
Quando i fibroblasti ne rallentano la produzione si producono le rughe ed un generalizzato calo di tono dei tessuti, tanto nel viso quanto nel resto del corpo, comunemente definito “rilassamento cutaneo”.
Purtroppo l’invecchiamento non può essere fermato; può tuttavia essere contrastato con l’applicazione di creme e cosmetici che contengano principi in grado di attivare i fibroblasti o stimolare la produzione di nuove cellule.
Oppure, come accennavamo sopra, un sistema non invasivo, non doloroso e con un effetto finale assolutamente naturale può essere l’elettrostimolazione.
Che risultati ci si possono aspettare dall’elettro stimolazione?
Esattamente come per mantenere il tono muscolare nel resto del corpo è necessario un allenamento assiduo e regolare, così per il viso bisognerebbe esercitare con costanza i muscoli facciali facendo confluire sangue in quelle zone, quindi aumentandone l’ossigenazione, e coadiuvandone la tonificazione: questo è ciò che si prefiggono gli elettrostimolatori.
Sono sufficienti pochi minuti per trattare viso e collo e vederne i benefici:
- miglioramento del tono muscolare
- sollevamento e rimpolpamento di zigomi e guance
- distensione delle rughe intorno a bocca, naso, occhi
- rassodamento del collo e dei contorni del mento
- ridefinizione dell’ovale del viso
- luminosità e levigatezza della cute come risultato dello stimolo della microcircolazione
Le sedute sono assolutamente indolori; si avverte una sensazione di formicolio diffuso e di contrazione muscolare la cui intensità va dosata in base alla sensibilità individuale e alla tolleranza della parte trattata. Non sono necessari tempi di recupero perché il trattamento non lascia traccia e non dà effetti collaterali.
Sono invece indispensabili perseveranza ed assiduità per cominciare ad apprezzare dei miglioramenti. Ma, in nessun caso, ci si devono aspettare miracoli!
Come si può procedere ad una scelta soddisfacente?
Il mercato offre una miriade di articoli fra cui poter orientare la nostra scelta.
Infatti, l’uso di correnti a media e bassa frequenza è stato inizialmente applicato a livello sportivo per il potenziamento e la tonificazione di muscolature già allenate. Questo avveniva negli anni ’70.
Da lì si intuì che la stimolazione elettrica di un muscolo poteva essere risolutiva per tutte quelle persone allettate o gravemente infortunate, che non erano in grado di praticare alcuna attività motoria. Quindi si cominciò ad applicarla per contrastare il calo di tono muscolare ed il recupero di funzionalità compromesse da incidenti o malattie.
Intervenendo poi su una muscolatura naturalmente rilassata, si può tentare di contrastare lo scorrere del tempo sfumandone gli effetti.
Per concludere…
Oggi come oggi il mercato mette a disposizione un’ampia quantità di dispositivi variamente strutturati e multi funzionali fra cui poter scegliere.
È opportuno valutare attentamente le finalità per cui ne vogliamo e ne potremo in futuro eventualmente fare uso, soppesando costo e prestazioni.
Si ricorda che l’uso dell’elettrostimolatore è precluso alle donne incinte, ai portatori di pace maker e a pazienti afflitti da determinate patologie, ma questo è sempre debitamente riportato nei manuali allegati ai dispositivi.





